Manca poco più di un mese al 12° Congresso della Fups-Csdl, in programma nella mattinata di sabato 23 ottobre al Palace Hotel di Serravalle. Una volta concluso il ciclo dei congressi di federazione, sarà la volta del 20° Congresso Csdl, che si svolgerà l’11 e 12 novembre.
La parola chiave del 12° Congresso Fups, dichiara in una nota la Confederazione sammarinese del lavoro, sarà “Il valore della solidarietà”
A detta del sindacato, “il singolo cittadino, che vive all’interno della realtà sociale, deve operare non solo per i suoi interessi personali ma in nome di una ‘solidarietà universale’ rivolta al bene di tutti, con l’impegno attivo e responsabile anche nell’azione politica, che si esprime nella partecipazione alla vita istituzionale e al voto elettorale; oltre ai diritti, la convivenza civile impone anche doveri che ognuno ha nei confronti degli altri e tra questi quello della solidarietà economica, che si sostanzia nel principio secondo cui ‘tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva’”.
L’assemblea congressuale “dovrà indicare l’azione e le politiche sindacali dei pensionati per i prossimi anni attraverso l’adozione di un documento programmatico
Tra i temi specifici, “la riforma pensionistica deve rientrare in un progetto complessivo di riforme e di sviluppo del Paese, a partire dalla soluzione delle complesse problematiche del sistema bancario, tra cui la spinosa questione degli Npl”.
Sulla sanità, “fin da ora ci chiediamo: quali saranno le politiche sanitarie per i prossimi anni? In tema di costi sanitari, occorre fare chiarezza: attualmente a San Marino la spesa per l’Iss è pari al 7,4% del Pil, percentuale simile all’Italia, ma al disotto di Francia e Germania che sono al 12%, ed ancor più bassa rispetto ai Paesi nordici; un altro dato molto significativo per tracciare un quadro complessivo, che però è mancante, è la percentuale della spesa per la sanità privata dai sammarinesi; in Italia, ad esempio, è del 22% della spesa sanitaria complessiva”.
La sanità pubblica, “che è il perno dell’intero stato sociale universalistico, deve tornare ad essere un punto di forza del nostro Paese, a partire dalla ricostruzione e dal rafforzamento della medicina di base, che rappresenta il primo presidio di prevenzione e tutela della salute dei cittadini nelle diverse aree del territorio”.