Lucia Righi di La Tribuna Sammarinese: Interviene la parlamentare riminese del Pd: “Ben vengano gli incontri bilaterali, ma bisogna arrivare a Tremonti” / Frontalieri, la denuncia della Marchioni: “Dalla politica solo annunci ma nessun fatto” / E sul mancato rinnovo della franchigia sale la preoccupazione anche del Coordinamento Frontalieri: “Impossibile aspettare ancora”
Il mancato rinnovo della Franchigia per i frontalieri continua ad allarmare le 6mila famiglie interessate nelle provincie di Rimini e Pesaro Urbino. Sullo spinoso e delicato tema abbiamo sentito la parlamentare riminese del Pd, Elisa Marchioni, che da tempo si batte in prima linea perchè i diritti dei frontalieri siano rispettati.
“C’è un’estrema preoccupazione – ribadisce la Marchioni – perchè il governo continua a non affrontare il problema. Si continua a parlare di nuove soluzioni possibili, di nuove alternative, ma poi non si arriva mai al dunque, alla firma di questi trattati. Nessun fatto concreto insomma, ma solo annunci”. “Da mesi – continua la parlamentare – sentiamo dire che è pronta sul tavolo del ministro Frattini una convenzione, di cui però non abbiamo tracce. Mentre nessuno tratta più il fondamentale tema del rinnovo della franchigia. Chiediamo al governo italiano la sua proroga nel primo provvedimento utile in arrivo alle Camere: il decreto sviluppo o la legge di stabilità”.
“Tutto quello che possiamo fare noi dell’opposizione – precisa – è presentare degli emendamenti. Sul tema ne abbiamo due già pronti, che ne chiedono il rinnovo per uno o per tre anni, come in passato era stato fatto durante il governo Prodi. Al primo provvedimento utile li presenteremo”.
Per quanto riguarda invece l’incontro di Roma fra il ministro Sacconi e il segretario Mussoni, la Marchioni si dice soddisfatta a metà: “Questi incontri bilaterali sono importanti per le relazioni fra Italia e San Marino, ma non smuovono il punto critico, che è Tremonti ed il suo ministero. In questi mesi abbiamo assistito a molti incontri cordiali, ma in nessuno si arriva mai al nocciolo della questione, che è l’atteggiamento del ministro dell’Economia nei confronti del Titano. Solo quando si arriverà a quel punto potrà davvero modificarsi qualcosa nelle relazioni fra i due Paesi”.
DI …