La questione del voto estero rappresenta da sempre, per San Marino, uno dei nodi politici più complessi, tant’è che, soprattutto dal 1993 ad oggi, si sono registrate, su di essa, forti contrapposizioni sia in sede consiliare sia nel Paese.
Rispetto all’esito della votazione sull’emendamento presentato ieri da Sinistra Unita in Consiglio Grande e Generale, riteniamo che siano due gli aspetti da segnalare: il primo è quello della natura fortemente trasversale del voto; il secondo riguarda la posizione dei due più grandi Partiti, più propensi al rinvio della decisione.
Per quel che ci riguarda, invece, da sempre abbiamo riservato grande attenzione al tema dell’incidenza dei meccanismi di selezione della classe dirigente, sui quali anche il voto estero ha un forte peso.
Proprio per questo motivo riteniamo che la scelta adottata ieri dal Consiglio Grande e Generale sia utile per affrontare positivamente questo problema, che però, oggi più che mai, dovrà essere associato ad un significativo, diffuso e non più rinviabile rinnovamento della stessa classe dirigente. (COMUNICATO)
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