L’Informazione di San Marino: “Benzina, Titano fuori dalle politiche tariffarie italiane” / Proposta dell’Upr che torna a chiedere a gran voce un governo di unità nazionale: “Riunione socialista grande novità politica”
Ripartire dai carburanti, svincolandosi
dalle politiche tariffarie
italiane. L’Unione per la Repubblica
torna a chiedere una “normativa
specifica sulla tassazione
e la commercializzazione dei
prodotti petroliferi”. E, incontrando
la stampa, esprime in primo
luogo “solidarietà e vicinanza
alla popolazione dell’Emilia-Romagna
colpita dal terremoto”, per
poi salutare come “grande novità
politica del 2012” l’imminente
riunificazione socialista. Un
progetto che “può aprire nuovi
scenari”.
[…]
Intanto
il Paese muore, tra, sottolinea il
consigliere Nicola Selva, “mercato
del lavoro in una situazione pesante,
disoccupazione record, la
mobilità che sta finendo e giovani
e donne che fanno fatica a trovare
lavoro”. Se non bastasse “i prezzi dei carburanti aumentano di
continuo”, senza che il settore del
trasporto di cose e persone possa
beneficiare di sgravi fiscali. Per
questo l’Upr, spiega Selva, chiede
di rivedere l’articolo 4 dell’accordo
con l’Italia del 1974 che obbliga
all’acquisto di prodotti petroliferi
nel Belpaese e alla vendita
a un prezzo al massimo inferiore
del 10% di quello medio italiano.
Di abolire l’imposta speciale
sull’importazione di carburanti
introdotta con una normativa comunitaria.
Di varare una “legge
specifica sulla tassazione e commercializzazione
dei prodotti petroliferi”.
Di cominciare a pensare
a propulsioni alternative, a partire
dai veicoli della Pa, e di prevedere
rimborsi fiscali per le imprese che
si occupano di trasporto di cose
e persone.
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