Il sistema bancario e finanziario sammarinese è spinto in una situazione di forte pericolosità a causa di personaggi senza scrupoli che stanno intorbidando le acque con la complicità dei politici.
Artatamente si cerca di estendere la riservatezza cui hanno diritto i clienti delle banche ai nomi dei soci delle banche stesse.
La complicità dei politici è emersa dalle resistenze alla rogatoria Asset Banca
e dalla copertura
dell’ammanco nella Banca del Titano con soldi dell’erario pubblico.
Scrive Antonio Fabbri su L’Informazione di San Marino: ‘la legge sull’attività bancaria del 1986 prevede all’articolo 5 tutto il contrario del segreto per quanto riguarda le partecipazioni azionarie. ‘ Infatti vi si legge che l’attività bancaria può essere esercitata solo ‘ da società od ente il cui capitale sociale sia costituito da azioni nominative‘. Insomma i proprietari di una banca devono risultare con nome e cognome.