Filippo Graziosi, di Il Resto del Carlino – Rimini, titola: Il boicottaggio. Decine di cartelli al confine contro la tassa etnica / I frontalieri lanciano l’embargo «Stop agli acquisti sul Titano»
San Marino si è risvegliata accerchiata. Da ieri mattina ‘schierati’ al confine, in territorio italiano, sono apparsi decine di cartelloni che invitano allo sciopero dei consumi sul Titano.
Una protesta spontanea dei frontalieri che arriva due giorni dopo la sentenza del Collegio dei Garanti che ha dichiarato costituzionale la tassa etnica introdotta nell’ultima finanziaria. «Non spendete a San Marino, il governo deve tornare indietro» l’invito impresso a pochi metri dai celebri «Benvenuti nell’antica terra della libertà».
Un boicottaggio che se venisse applicato dagli oltre 6500 lavoratori italiani avrebbe effetti catastrofici sull’economia sammarinese.
Ma la decisione di dare vita all’embargo è il sintomo di un clima sempre più difficile che si respira in Repubblica. Già un paio di mesi fa, durante l’assemblea dei frontalieri al teatro Concordia di Borgo Maggiore, un lavoratore aveva tagliato con le forbici la SmaCard, la tessera che dà diritto a sconti nei negozi di San Marino. Un gesto plateale a cui ora si aggiunge questo accerchiamento di cartelli che mira a fare proseliti anche fra gli italiani in trasferta per lo shopping sul Titano.