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L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 15/10/2007 (Casinos Austria
raddoppia)
Casinos Austria
sarebbe in procinto di installarsi a San Marino non solo nell’ex Garage Masi
come anticipò a suo tempo con dovizia di particolari ed evidente soddisfazione
Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria, ma anche a Rovereta, al posto
della dimissionaria Cogetech.
Rovereta in questo modo accrescerebbe
ulteriormente, col suo casinò automatizzato, la evidente provocazione nei
confronti di Rimini e dell’Italia.
Queste decisioni
sarebbero state prese dal governo in sede di Congresso di Stato (composto da
Fiorenzo Stolfi, Valeria Ciavatta, Stefano Macina, Francesca Michelotti, Fabio
Berardi, Marino Riccardi, Antonello Bacciocchi, Tito Masi, Ivan Foschi, Paride
Andreoli), martedì 2 ottobre, prima seduta della nuova Reggenza: LL.EE. Mirko
Tomassoni e Alberto Selva.
Si sapeva già che San Marino, a causa del
tradimento politico del proprio elettorato di Alleanza Popolare e Sinistra
Unita, sarebbe stata trasformata a breve nella Repubblica del Gioco d’Azzardo
(prevedendosi l’apertura di 5 o 6 casinò automatizzati). Ora, con il nuovo ruolo
che si starebbe assegnando a Casinos Austria, San Marino diverrebbe pure un
esempio di ‘Repubblica delle banane’ in zona europea.
L’installazione di
Casinos Austria anche a Rovereta sarebbe, inoltre, la riprova che davvero Ap ha
stravinto la “battaglia” con gli alleati e, da vincitrice assoluta, si è
presa tutto il bottino: l’assegnazione dei giochi. È stata una
“battaglia”, quella dei giochi, condotta nella logica di contrapposizioni
di interessi privati, come hanno rivelato i giovani di Ap (Alternativa
Giovanile) in un comunicato.
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Reazione di Alleanza Popolare
L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 17/10/2007 (“Le prediche di
Marino Cecchetti”)
Prendiamo atto
del fatto che il signor Marino Cecchetti conduce una sua rubrica personale nella
quale continua a sproloquiare intorno a vari teoremi, costruiti su illazioni e
accomunati dall’intento, ripetitivo ed ormai noioso, di buttare fango su
Alleanza Popolare.
In particolare
il Cecchetti, paladino e passionario dei giochi della sorte con variazioni
sull’azzardo, insiste ottusamente nell’accusare Alleanza Popolare di avere
voluto creare quella che lui definisce la “Repubblica dell’Azzardo”. Siamo
fermamente convinti che sia del tutto inutile argomentare con il fustigatore dei
costumi degli altri, ormai pienamente immerso nel suo fazioso furore anti AP, ma
per i lettori possiamo ribadire, per l’ennesima volta, alcuni fatti
oggettivi.
I giochi sono stati introdotti a San Marino con il ruolo
determinante della Democrazia Cristiana, anche se non da sola. Le firme sulla
convenzione con il consorzio GHM di Singapore, una società squattrinata che
doveva realizzare un improbabile albergone a Murata e che invece è stata la
madre di tutti i giochi d’azzardo, appartengono a tre membri dell’attuale
maggioranza e a tre membri dell’attuale opposizione. Non vi sono esponenti di
AP.
Negli anni a seguire la vicenda della Giochi San Marino,
figliastra della GHM di Singapore, è stata caratterizzata da una sequela di
favori, da un’assoluta mancanza di controlli e da molti dubbi sugli effettivi
profitti di questa società che ha operato in condizioni di monopolio privato. In
tutte queste vicende poco onorevoli, vi furono costantemente in prima fila, fra
gli altri, molti Democristiani ma non esponenti di AP.
Per quanto
riguarda Casinos Austria, suggeriamo a chiunque sia curioso di informazioni vere
– e non di illazioni – di guardare gli atti della Commissione d’Inchiesta del
2006. Vi scoprirebbe che i pellegrinaggi in lussuose località austriache, ospiti
interessati della Casinos Austria, sono stati compiuti da diversi personaggi,
cinque di essi Consiglieri del Pdcs, ma non da esponenti di AP.
Alleanza
Popolare avrebbe volentieri chiuso definitivamente il discorso sui giochi,
poiché ha una visione dello sviluppo economico e sociale del Paese che prescinde
da quest’ambito, ma per via di un’inevitabile mediazione con gli alleati, ha
trovato una soluzione che comunque chiude nettamente con il passato. Infatti,
ora non esiste più un monopolio privato, vi è una presenza concreta e
maggioritaria dello Stato nelle società di gestione e controlli finalmente seri.
Alleanza Popolare ha convenuto sulla possibilità di prevedere nelle società di
Rovereta e Città la presenza minoritaria di un socio tecnologico. Dal momento
che la Cogetech si è ritirata, sulla scia di una feroce campagna di stampa dai
toni denigratori, resta l’opzione di Casinos Austria. Fra l’altro Alleanza
Popolare ha ribadito che la presenza, con una partecipazione comunque
minoritaria, di Casinos Austria poteva essere tranquillamente superata. Rimane,
in ogni caso, una situazione complessivamente diversa rispetto al passato,
trasparente e del tutto consona all’interesse pubblico.
Possiamo
comprendere le difficoltà e le incoerenze di Marino Cecchetti, candidato nelle
file della Democrazia Cristiana nelle ultime elezioni, che ha chiesto ai
cittadini sammarinesi il consenso per una forza politica con gravissime
responsabilità nelle degenerazioni passate in materia di giochi. Risultano,
però, francamente grottesche le prediche ed i tentativi di imputare ad AP
responsabilità che non ha, avendo cercato di rimettere insieme i cocci di una
situazione completamente fuori controllo.
San Marino, 17
ottobre 2007
Alleanza Popolare
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Considerazione
Al
solito Alleanza Popolare sfugge all’argomento. Purtroppo si deve dedurre che
quanto si va sostenendo sui giochi e su Casinos Austria è vero. Di fatto
nessuna contestazione né da partiti di governo né dai congressisti citati con
nome e cognome
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