A proposito dell’articolo “taglia che ti passa “ – L’informazione – 23 gennaio 2015.
A seguito dell’articolo apparso su “L’informazione “ del 23 gennaio 2015 dal titolo “Taglia che ti passa” a firma del Movimento RETE, nella persona della sig.ra Adele Tonnini, ci permettiamo di esprimere alcune considerazioni:
Per permettere al bosco di crescere, occorre a volte tagliare, come le più tradizionali tecniche di Selvicoltura prevedono. In più, gli interventi di diradamento per permettere il rinnovo della vegetazione spontanea e per l’aumento della biodiversità che altrimenti non potrebbe svilupparsi per la dominanza di alcune specie, sono considerate fra le pratiche di gestione ecologica del bosco.
Nel caso specifico di Maiano, la tutela è esercitata secondo quanto previsto dall’art. 38 della Legge 126/95 che espressamente recita: “Le aree su cui insistono formazioni boschive ed arbustive, di proprietà dell’Ecc.ma Camera saranno sottoposte ad un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria redatto in relazione alle esigenze di intervento. Tale programma , redatto dall’UGRAA, sentito il parere vincolante del Comitato Tecnico Scientifico è sottoposto all’esame della Commissione Risorse Ambientali ed Agricole. …..dette aree possono essere assegnate anche ai privati , per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria….L’UGRAA impartirà le relative disposizioni circa gli interventi da attuare e ne controllerà l’esecuzione”.
Il programma è stato approvato dalla Commissione Risorse Ambientali ed Agricole nel novembre 2006 e dal Comitato Tecnico Scientifico in data 18 aprile 2011 .
Nel 2012 a seguito dell’abbondante nevicata, oltre ai lavori di ordinaria manutenzione del bosco, si sono aggiunti quelli di straordinaria manutenzione in quanto diversi alberi a causa del peso della neve, si sono spezzati o si sono adagiati su quelli vicini determinando la necessità di interventi straordinari.
Infine occorre precisare che la persona che sta eseguendo i tagli nel bosco di Maiano è stata dipendente dell’UGRAA ma ormai è in pensione da diversi anni.
Si ringraziano comunque coloro che esercitano sul territorio una funzione volontaria di controllo, perché permettono anche agli Uffici pubblici un intervento tempestivo. Si auspica tuttavia anche un tranquillo e fattivo dialogo, che non sempre possiede come metodo più adeguato, la denuncia sugli organi di stampa.