Dopo Patrizia Cupo di Corriere Romagna a San Marino che ieri ha pubblicato ampi stralci della deposizione di Antonella
Mularoni presso la procura di Forlì, indagine Varano (affaire Delta-Sopaf), oggi è la volta di un’altra deposizione, che va letta alla luce del ‘memoriale‘ Ghiotti.
Antonella Zaghini di La Voce di Romagna San Marino: Il racconto di Gatti a Di Vizio / Pagare 15 mln / Il “sovrapprezzo”, “una transazione” che doveva andare a Magnoni per il ritiro della causa intentata alla Carisp. “Farina mi disse di avere il mandato di Sopaf per trattare. Dalla loro avevano l’avvocato Rossi”
(…) La vicenda Carisp non è correlata al blocco dei pagamenti intimato dall’Italia, ma la paura palesata da Farina sul potere che aveva Rossi di innescare una battaglia mediatica contro San Marino, fa sì che nell’incontro di Palazzo Begni Gatti e Mularoni spingessero affinché Fantini ragionasse con Magnoni sulle quote Sopaf. Evenienza che Fantini non ha mai voluto percorrere, perché a fare certe cose “si rischia la galera”. Fantini non compra a quella cifra ma l’epilogo è quello. “Dopo tutto quello che è successo – si legge nella deposizione di Gatti – le quote Sopaf sono state acquistate, e guarda caso questi 15milioni di euro li hanno dovuti pagare come consulenza alla Cassa di Risparmio”.
La deposizione di Gatti oltre confermare i contenuti dell’incontro a Palazzo Begni e il memoriale Ghiotti, mette in evidenza passaggi sul sistema bancario sammarinese alquanto imbarazzanti specie se si parla con un Pm italiano.
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