Dalle intercettazioni sulla indagine Staffa che, da Napoli, si incentra sulla Fincapital la finanziaria di San Marino, nella ‘disponibilità’ dell’avvocato notaio Livio Bacciocchi, emergono anche gli interessi della camorra per attività della Riviera.
Ne tratta NQRimini San Marino.
Francesco Vallefuoco è un uomo da 12 milioni di euro sull’unghia. Uno che se vuole quei soldi li trova facile. E’ il capo della Ises Italia con sede a Rimini, è anche l’uomo che faceva affari con Livio Bacciocchi, tramite l’altro sammarinese, Roberto Zavoli. Gli affari di Vallefuoco sono tanti e sparsi in Romagna, a Rimini, dove ha sede la società di recupero crediti Ises e a Riccione. Dalle intercettazioni emerge che Vallefuoco vuole costruire anche su Rimini, “dove ha un ottimo affare per le mani, con l’80% di reddito anche se però non ha ancora ottenuto la concessione e dove, per iniziare, dovrà fare un investimento di 4 milioni di euro. (“… Io sopra, sto anche avendo …soldi …inc…mi danno il 20%, che c…o me ne frega”). E’ sempre lui che in una conversazione dice di avere degli uomini, almeno 45 su Rimini. E racconta che sta valutando, insieme ad un certo “Salvatore Coca Cola” di acquistare uno stabilimento di acqua minerale a Riccione. Un affare da un milione di euro che gli hanno proposto. Vallefuoco aggiunge che lui può avere finanziamenti fino a “12 milioni di euro ma che, trattandosi di acque minerali, deve valutare il piano di rientro di questo eventuale investimento”. A San Marino, Vallefuoco ha la filiale Ises srl per il recupero crediti, una società con Roberto Zavoli, la Za.Va Group e vanta anche la proprietà di un bar.
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