Cade nell’acqua gelida del porto, muore a 63 anni per assideramento. Il corpo del cesenate trovato ieri mattina da un pescatore che stava uscendo con la barca
ENRICO CHIAVEGATTI – Una incredibile disgrazia o un gesto volontario. È quello che stanno cercando di capire gli investigatori della Questura di Rimini, per dare una spiegazione alla morte di un 63enne cesenate, il cui corpo è stato recuperato nella prima mattinata di ieri nelle gelide acque del porto canale. A dare l’allarme verso le 7.30 circa, un pescatore che stava uscendo dal porto canale al timone della propria imbarcazione. La salma è stata recuperata dai Vigili del Fuoco e quindi affidata al medico legale che non ha avuto dubbi. Il decesso è stato provocato da choc termico: troppo fredda l’acqua. Chiarito che non ci sarebbe nessun agente esterno a giustificare il decesso, c’è da capire appunto se l’uomo che non era sposato e non risulta avesse legami sentimentali (la mamma con cui viveva è morta alcuni anni fa), nel porto canale ci si è buttato o se è caduto accidentalmente. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna