Consiglio Grande e Generale, 12 settembre, pomeriggio. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale, 12 settembre, pomeriggio. Agenzia Dire

 COMUNICATO STAMPA

 

                     CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 11-19 SETTEMBRE
 

VENERDI’ 12
SETTEMBRE – POMERIGGIO

Si è concluso nel pomeriggio il dibattito, iniziato ieri, in comma Comunicazioni,
relativo al recente arresto di Fiorenzo Stolfi, ex segretario di Stato, e agli
sviluppi delle indagini partite dalla vicenda del “conto Mazzini”. L’ultimo ad
intervenire è stato il consigliere di Ap, Mario Lazzaro Venturini, che
ha lanciato un messaggio politico chiaro ai suoi alleati, in vista di possibili
nuove iniziative della magistratura sul voto di scambio. “Mi sforzo di essere
leale e di continuare il cammino- manda a dire- gli alleati non mi hanno fatto
pentire rispetto la questione morale, ma metto le mani avanti e sollecito le
forze politiche a venire fuori e a confessare ciò di cui sono state a
conoscenza”. Il voto di scambio, sostiene Venturini, non può essere stato
gestito da due o tre persone: “Gruppi dirigenti, magari del passato, ne erano a
conoscenza- ribadisce- allora vengano fuori altrimenti andremo ad infilarci in
un tunnel senza fine”.

I lavori
sono proseguiti con le risposte alle interpellanze da parte dei segretari di
Stato, quindi si è passati al comma 2, con l’avvio della procedura di nomina di
un procuratore del fisco, votato a maggioranza con il raggiungimento del quorum.

In concomitanza, è stato presentato un ordine del giorno sottoscritto da tutte
le forze politiche, approvato a maggioranza, per dare mandato al governo di
‘avviare l’iter legislativo con procedura d’urgenza finalizzato alla modifica
della legge qualificata 30 ottobre 2003 n.145 – Disposizioni sull’ordinamento
giudiziario per ampliare i requisiti di ammissione al bando per Uditori,
consentendo la possibilità di accesso anche ai laureati di Giurisprudenza che
non abbiano sostenuto l’esame di abilitazione per avvocato’.  

Quindi si è aperto il comma 3, con la presentazione del
programma economico 2015, la variazione di bilancio di previsione 2014 e la
mozione dell’opposizione per l’avvio di un dibattito sullo Sviluppo. Ad aprire
il dibattito, a cui risultano 49 iscritti, il segretario di Stato per le
Finanze Claudio Felici che anticipa in vista del bilancio per il prossimo
triennio, particolare attenzione alle politiche di sviluppo.
Saremo interessati- assicura-  alla ricerca di investimenti per alimentare lo
sviluppo”, sia attraverso finanziamenti di natura interna, “potremo valutare una
raccolta di finanziamenti attraverso il ricorso a risparmiatori sammarinesi,
potremmo verificare quindi le obbligazioni”, o esterni, “attraverso anche istituti
sovranazionali come la Banca internazionale degli investimenti”.
  L’impegno del governo, prosegue, sarà
quello di redigere una scala di priorità di interventi di carattere
infrastrutturale: “Progetto per progetto, una volta identificati quelli prioritari,
si tratterà di attivare strumenti di finanziamento per farli partire”.

Dopo una decina di
interventi, la seduta è stata interrotta: riprenderà lunedì mattina alle 9.00.

Di seguito una sintesi degli interventi del
pomeriggio:

Comunicazioni:

Nicola Renzi, Ap:  “E’ stato detto da qualcuno che
le istituzioni sono morte nel Paese. Vorrei mettere un punto fermo, il
dibattito odierno e l’azione della magistratura dimostra che le istituzioni
sono più vive che mai. Sento dire che la mia forza politica oggi è addirittura
omertosa e che dovremmo tutti andare a casa. E qualcuno paragona tutto questo a
tangetopoli. Non ho difficoltà ad ammettere che siamo di fronte a una
conclamata tangentopoli sammarinese, ma ci troviamo in una situazione in cui le
persone coinvolte da atti giudiziari non sono più in Consiglio e in quest’Aula.
Vogliamo fare finta di non vederlo?  Il
mio stato d’animo: non godo degli arresti, ma godo che il lavoro della
magistratura vada avanti per far emergere le responsabilità.

 Non basta che
Ap abbia denunciato per prima il voto di scambio, non basta che si sia battuta
per cambiare il quadro e l’aspetto normativo, dotando il Paese di nuove leggi
per renderlo adeguato rispetto alle normative internazionali, che ci sia
battuti nella scorsa legislatura contro l’universo Fin Project. E se allora non
si fosse proceduto al commissariamento di Fin Project? Solo in pochi hanno
ricordato che è da lì, dalla raccolta di documenti in quella finanziaria, che
sono arrivati i risultati odierni e le indagini in atto. Fa ridere quindi la
richiesta di dimissioni. Vorrei ricordare altre cose di Ap: la legge sui dieci
anni, votata in modo trasversale, un altro spartiacque che ha messo fine al
perpetuare del potere personale di alcuni. Tra le accuse c’è infatti la
compravendita dei voti per poter restare nei ruoli di governo.

Ma questo non conta, tutti questi risultati devono
essere messi da parte perché deve passare il teorema che chi ha avuto a che
fare con questi personaggi, con i partiti nei quai questi operavano, come
minimo ha commesso un errore politico o è colluso. E’ questo che ho sentito
dire in Aula. Sono disposto a giurare sull’onestà politica, intellettuale  e morale di alcune persone in Aula, come
Zafferani e Santi, vorrei che la stessa cosa fosse riconosciuto a noi, a tutte
quelle persone che hanno combattuto una battaglia politica per isolare chi
aveva assunto comportamenti inaccettabili.

Dalle indagini emerge un quadro diversificato e dire
che è colpa della politica è fare un’analisi grossolana. Il fenomeno riguardava
anche professionisti, altre persone che operavano all’interno del Paese non sul
piano politico. E ricordo poi che il voto di scambio prevedere sia chi corrompe
sia chi è disposto a farsi corrompere, è un problema culturale.

Oggi si riabilita la commissione d’inchiesta su
Fincapital, dopo tante accuse ricevute. Adesso manca un ultimo passaggio. E’
necessario che tutti i partiti, vecchi e nuovi, 
abbiano la forza di distaccarsi da quel passato nettamente, prendano le
distanze e ammettano che c’è stato un meccanismo, se le accuse saranno
confermate, distorto per cui la politica era solo un modo per fare altro, non
certo per gestire il Paese. Si troveranno così tutte le modalità di trovare la
forza di andare davanti agli elettori e offrire qualcosa di coerente e
perfezionato. Non riesco a mandare giù che alcuni risultati vengano presentati
come frutto del caso”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Pieno sostegno all’operato della Magistratura e al
rigore che sta tenendo. Pieno sostegno alla Polizia Giudiziaria. Negli anni
abbiamo compiuto un importante lavoro legislativo per dare alla Magistratura
gli strumenti per operare al meglio. La relazione Antimafia è stata a mio
avviso lo spartiacque tra la cattiva gestione della politica e della cosa
pubblica e un nuovo modo di fare politica, basato sulle buone pratiche. Ho
letto l’istanza adottata nel procedimento penale e viene evidenziato un sistema
che non mi fa sorridere, non mi fa provare piacere ma mi lascia amarezza e
sconforto. Si evidenziano condizionamenti di certi soggetti operanti nei
settori istituzionali, imprenditoriali e bancari per portare a sé stesso o ad
altri ingiusti vantaggi. In quest’Aula c’era chi voleva portare avanti una
politica trasversale del Bene e chi portava avanti una politica del Male, che
si manifesta in questi atti giudiziari. Di fronte a chi cercava di usare il
proprio ruolo per una causa nobile c’era chi sfruttava quel ruolo per ottenere
ben altro. Il sistema è andato avanti per anni e non posso essere d’accordo con
chi pensa che la questione morale ora sia chiusa così come il problema della
corruzione. Non si può neppure pensare che con il rinnovamento nelle persone
sia stata emarginata la corruzione. Noi non dobbiamo mai abbassare la guardia.
Visto che questi soggetti fanno tutto questo per potere e denaro, io penso che
sia opportuno dare subito una dimostrazione effettiva e concreta che la
politica non aspetta gli esiti delle vicende giudiziarie. E penso ad azioni
risarcitorie. Perché se qualcuno ha creato questi danni sfruttando propri ruoli
istituzionali è giusto che paghi. Un’azione di carattere risarcitorio che
potremmo già avviare con una costituzione di parte civile. Sottopongo questa
proposta a tutta l’Aula consiliare”.

Franco Santi, C10: “Io credo che stiamo parlando tra di noi in quest’Aula per
convincerci a vicenda che è importante che la politica faccia determinate
analisi e riflessioni. Quello che ho ascoltato in molti interventi è stato
molto spesso il rivendicare dei meriti. Ho apprezzato invece chi ha voluto cogliere
questo momento così drammatico per sottolineare come la politica debba ancora
in molti passaggi saltare il guado. Siamo dinanzi a crisi dei partiti politici
tradizionali che hanno finalizzato la propria azione unicamente verso il
clientelismo. Stolfi è stato un modello da seguire in questo Paese e per alcuni
forse lo è ancora. Io credo che la politica dovrà essere brava a fornire altri
modelli da seguire. Se non riusciamo ad incidere nel rendere assolutamente
leggibili a tutti i percorsi decisionali, facciamo fatica a dire che è in atto
un reale cambiamento. Il percorso è davvero difficile con la consapevolezza che
le cronache giudiziarie che ci stanno incalzando in questi giorni determinano
un’assoluta urgenza. Sottoscrivo la proposta del consigliere Berti di far
costituire lo Stato come parte civile nel procedimento giudiziario in corso.
Non mi è piaciuta la contrapposizione tra le parti per far emergere chi è più o
meno bravo”.

Mario Lazzaro Venturini,
Ap
: “Il dibattito di oggi lo facciamo
con due anni di ritardo. Grande rammarico. Il fatto nuovo in questo dibattito è
la rivalutazione di un lavoro che a suo tempo venne accolto male e mal digerito
dalla politica del paese. Io mi sono chiesto perché è successo tutto questo?
Due anni fa si decise di mettere il lavoro della commissione anti-mafia in
naftalina perché le forze politiche temevano potesse aiutare Ap che al tempo
era la forza politica più impegnata sulla questione morale. I due partiti
politici di riferimento fecero quadrato intorno ai politici di riferimento,
ovvero Fiorenzo Stolfi e Gabriele Gatti. Accadde così perché i vertici di quei
partiti non ebbero il coraggio di fare proprio il lavoro della commissione? Era
il momento di prendere le distanze da un passato recente. Ma non si ebbe il
coraggio di fare quella svolta. Abbiamo perso due anni. Se allora il Consiglio,
con i due partiti maggiori, avesse fatto propria la censura della commissione
,oggi i commenti di alcuni rappresentanti dell’opposizione sarebbero stati meno
duri. Più aspettiamo peggio è. E’probabile che nelle prossime settimane e nei
prossimi mesi potremmo ritrovarci ad essere alle prese con eventi simili a
quelli di questi giorni. Aver perso questa occasione rappresenta un peccato per
l’intero Paese. Se si continua a non fare chiarezza e a non prendere le
distanze da un modo di fare politica sbagliato non saremo in grado di
completare il cambiamento iniziato. Il rischio è di ricadere nelle medesime
tentazioni. Quando si propone il cambiamento in periodo di vacche grasse si è
destinati allo sberleffo. La forza propulsiva al cambiamento è venuta dalla
crisi economica. Ma c’è stato un Governo capace di prendere le iniziative
giuste. Rimane da fare ancora tanto e c’è ancora da attuare quel famoso
cambiamento di cultura che prevede tempi lunghi per essere realizzato. Il
percorso verso la trasparenza, avviato dalle forze politiche tradizionali, si
basa su due presupposti: una produzione normativa notevole e l’istituzione di
una commissione d’inchiesta per la vicenda Fin Capital. Quello che mi chiedo è
che non si capisce perché quando si tratta di addebitare certe colpe c’è sempre
Ap di mezzo? Giorni fa, dopo l’arresto di Stolfi, ho letto sul sito della
calunnia e del pettegolezzo un dibattito emblematico della situazione che stavo
descrivendo. Il dibattito partiva dalla notizia dell’arresto del consigliere
Stolfi. Mi aspettavo attacchi a Stolfi e al suo partito di riferimento invece i
4/5 animatori del dibattito discutevano del grado di verginità di Ap. In un
paese in cui c’è un consistente numero di “baldracche” e “baldracconi” si
discute della “verginità politica” di una forza politica che non ha nelle sue
fila nessun inquisito e nessun indagato coinvolto nella questione morale. Lo
dico per segnalare l’idiozia di certi ambienti politici del nostro Paese.
Complici e omertosi ci hanno definiti? Cosa abbiamo fatto? Cosa abbiamo
combinato? Perché qui allora non si conosce la storia di Ap. Forse non la si
conosce perché fino a ieri si faceva altro. Chi ha mandato a casa Stolfi nel
2008 aprendo la crisi? Perché eravamo incompatibili con quel personaggio e lo
abbiamo detto con dichiarazioni pubbliche. Noi abbiamo sbattuto fuori quel
personaggio dal Governo. Non si è più ripreso perché non è più tornato. Poi ci
siamo trovati al Governo con un altro personaggio indicato dalla relazione
della commissione Antimafia. E dopo un anno si è dimesso. Perché uno dei membri
di Ap disse alla maggioranza “o via lui o via io”. Errori ne sono stati fatti e
non sono dibattiti di questo genere che devono provocare le zuffe tra
maggioranza e opposizione. Qui occorre fare fronte comune. Sono d’accordo con
consigliere Celli: 1) non tutti sono uguali in politica 2) la politica
tradizionale ha prodotto per adesso il maggiore cambiamento 3) Serve
autocritica. Infine ricordo che io mi aspettavo che il Governo qualcosa dicesse
sulle ispezioni a Banca Centrale, istituzione del nostro Paese dalla quale
dipende il percorso sulla retta via. Nessuno dice niente. Se non un riferimento
del Segretario Venturini che ha detto “si c’è stata la perquisizione ma ha
anche detto sono bravi”. Io aspetto chiarimenti su quello che è successo. Dal
Segretario alle Finanze e da quello agli Interni. Cosa sono venuti a fare i
magistrati in Banca Centrale? Io sono preoccupato. Facciamo chiarezza a breve.
Anche perché tra qualche mese ci potremo ritrovare un’altra patata bollente in
mano ovvero quella sul voto di scambio, su cui la magistratura potrebbe
prendere provvedimenti. Noi siamo in difficoltà e attraverso l’uso della
ragione mi sforzo di essere leale e di continuare il cammino, gli alleati non
mi hanno fatto pentire rispetto la questione morale, ma metto le mani avanti e
sollecito le forze politiche a venire fuori e a confessare ciò di cui sono
state a conoscenza. Il voto di scambio non può essere stato gestito da due o
tre persone, qui ci sono gruppi dirigenti, magari del passato, che ne erano a
conoscenza. Allora vengano fuori altrimenti andiamo a infilarci in un tunnel
senza fine. Sul processo di autocritica al quale sono chiamate le singole forze
politiche concludo dicendo che il lavoro sulla questione morale deve continuare
senza sosta: tutte le forze responsabili politiche e non del paese si impegnino
a chiarire le storture del passato”.

Risposta a interrogazioni/interpellanze

1) Interpellanza presentata
dai consiglieri Franco Santi e Andrea Zafferani, C10, in merito all’avviata
rinegoziazione del c.d. “Accordo ECOFIN” ed all’intervenuta sottoscrizione
della “Dichiarazione relativa allo scambio automatico di informazioni in
materia fiscale dell’OCSE” deliberata dal Congresso di Stato in data
8.07.2014 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze:

“Al momento la rinegoziazione dell’accordo Ecofin
consiste nella revisione di impostazione e struttura dell’accordo vigente, al
fine di adeguamento agli standard di trasparenza e alle normative europee che
tengono conto delle normative Osce recenti sullo scambio informazione cui sta
tendendo l’intera comunità internazionale. La fase negoziale in corso riguarda
l’evoluzione degli standard Ocse, cui siamo in attesa di documentazione
specifica. In attesa, resta vigente l’accordo attuale. Conseguentemente
all’entrata in vigore del nuovo accordo cesserà quello attuale. Si allega

la documentazione sull’ammontare della ritenuta dei
Paese Ecofin, il 75% riscosso dai Paese, il 15% da San Marino. La dichiarazione
sullo scambio di informazioni è una dichiarazione di principio senza impegni
temporali, prenderà forma nei prossimi mesi in sede Ocse. Si stanno studiando e
facendo valutazioni sull’impatto degli adeguamenti Ocse. Bcsm ha avviato tavolo
di lavoro con Abs per condurre analisi sull’impatto sistemico di collaborazioni
centrate sullo scambio di informazioni”.

Andrea Zafferani, C10: “Le risposte alle ultime domande sono molto vaghe.
Su altri temi le risposte sono state più dettagliate. Intendiamo promuovere un
dibattito approfondito in Aula su questi temi, anche in seduta segreta, e non
trasformare interpellanza in mozione. Il governo deve dare conto in modo più
preciso delle sue intenzioni”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Gian Matteo
Zeppa per chiarimenti sulla futura gestione della Casa per Ferie di Pinarella
di Cervia.

Risponde il segretario Felici per conto del segretario
di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni:
 “Come da molti anni a questa parte, la Casa per ferie
di Pinarella rappresenta un forte aggregante sociale e nei soli mesi estivi la
struttura vanta un ampia richiesta e presenza di cittadini. La Segreteria e il
governo non ha voluto fino ad ora porre in discussione la struttura, nonostante
le proposte in diversa direzione del comitato esecutivo dell’Iss e della
relazione della spending review. Si evidenzia l’inserimento nella relazione
programmatica al bilancio delle valutazioni espresse più volte dal comitato
esecutivo e della relazione sulla spending circa la colonia marina. Obiettivo
del governo è il mantenimento delle situazioni attuali, salvo che il bilancio
dello stato imponga necessità diverse. Non corrisponde al vero che vi siano
trattative con l’Esecutivo. A questa Segreteria risulta vi siano stati contatti
informali, ed una richiesta pervenuta all’Istituto per la Sicurezza Sociale da
parte di una cooperativa che si propone per la gestione. Tale iniziativa non ha
ricevuto un mandato dal Congresso di Stato o dalla scrivente Segreteria. Si è
resa disponibile al Comitato esecutivo, senza un mandato in tale senso del
Governo, la cooperativa Lavoro&Solidarietà. Come ogni servizio dello Stato
sarà condizionato dalle scelte di bilancio che la maggioranza effettuerà in sede
di Commissione Consiliare e di approvazione e discussione del bilancio”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Il governo ha avuto pressioni per una cessione
dello stabile da parte del consiglio direttivo dell’Iss, ma il suo obiettivo è
il mantenimento della situazione attuale, salvo esigenze diverse dello Stato.
Non credo che quella struttura dovrebbe essere spunto di mire per la spending
review, è un servizio per anziani, diversamente abili, per la cittadiannza, a
cui da anni si offre una sorta di rappresentanza diplomatica sammarinese sul
mare. Non credo si debbano andare a tagliare servizi basilari come quelli
offerti dalla struttura di Cervia. La trasformo in mozione per aprire
discussione e poter valutare l’uso della struttura anche nei mesi invernali o
comunque una diversa gestione”.

            Presentazione del programma economico 2015;  Progetto di legge “Variazione al bilancio di
previsione dello Stato e degli Enti del settore pubblico allargato per
l’esercizio finanziairo 2014”; Mozione conseguente alla trasformazione dell’ordine
del giorno presentato dai Gruppi consiliari di opposizione e dal consigliere
Indipendente Luca Lazzari per un riferimento delle politiche che si intendono
intraprendere nel breve-medio periodo per promuovere lo sviluppo.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze:

“Per l’importanza a un aiuto alla preparazione delle
politiche bilancio di fine hanno si è pensato di portare all’attenzione del
Consiglio il programma economico in corrispondenza della seconda lettura
dell’assestamento di Bilancio. In questa corrispondenza, le opposizioni avevano
chiesto di inserire uno specifico comma sulla politica economica, questa
presentazione deve quindi essere accolta con positività. Gli emendamenti devono
poi essere presentati prima della presentazione dell’articolato, il governo li
ha già pronti, ci sembrerebbe cosa utile scambiarli già da oggi tra le parti e
consegnarli alla segreteria Istituzionale per poterci lavorare nelle prossime
giornate. Rispetto ai punti del transitorio fiscale, abbiamo a disposizione
dati che vorremmo distribuire all’Aula per dare ulteriori elementi per
illustrarne le ragioni.
La riflessione sul programma economico è particolarmente importante, ritengo ci
siano elementi importanti da segnalare. Le novità sono già state date, abbiamo un
elemento di conoscenza sul consuntivo 2013, rispetto al disavanzo. Il
previsionale era stato fissato 33 mln di euro, a luglio eravamo 24 mln, in
assestamento siamo a 17 mln e siamo vicini al dimezzamento del disavanzo 2013.
La situazione del debito al 31.12.2013 raggiunge 176 mln di euro, corrisponde a
mutui e finanziamenti, cui si devono aggiungere i residui, per un totale di 289
milioni di euro.

Nel prossimo triennio le direttive principali saranno le
politiche di sviluppo, che caratterizzeranno questa fase. Rispetto alle politiche
di razionalizzazione di aspetto fiscale, stiamo verificando il miglioramento di
alcune ritenute già incassate, abbiamo intenzione di iniziare in maggioranza la
riforma delle imposte indirette. Stiamo continuando la revisione della spesa e
in particolare nella Pa  già si
registrano risultati importanti, -5,5 milioni di spesa per l’anno in corso,
quindi nei primi 5 mesi. La revisione si sta attuando con risultati
apprezzabili ma che deve continuare. La delegazione sta già lavorando,
incontrando le rappresentanze dei lavoratori per il completamento del
fabbisogno che va a completare la riforma dell’amministrazione pubblica che ci
consentirà di rivedere i tagli lineari. Ma l’elemento di riferimento di questa
stagione di bilancio è proprio l’intervento in direzione dello sviluppo.
Nonostante ci siano già iniziative imprenditoriali con elementi per poter
organizzare benefici occupazionali nei prossimi mesi, siamo convinti della
necessità di una spinta decisiva con l’immissione di risorse finanziarie allo
scopo.

Nel Bilancio, saremo interessati quindi alla ricerca di
investimenti per alimentare lo sviluppo, con finanziamenti di natura interna,
potremo valutare una raccolta di finanziamenti attraverso il ricorso a risparmiatori
sammarinesi, potremmo verificare quindi obbligazioni, o a finanziamenti
esterni, attraverso istituti sovranazionali come la Banca internazionale degli
investimenti.  Con il risultato del rapporto
Fitch, San Marino potrebbe essere interessante per investitori che concedono
finanziamenti. L’impegno del governo è di redigere una scala di priorità di
interventi di carattere infrastrutturale o di rete. Progetto per progetto, una
volta identificati quelli prioritari, si tratterà di attivare strumenti di
finanziamento per farli partire. Il Paese ha bisogno di lavoro e lo si realizza
anche attraverso un impegno attento dell’amministrazione in questa direzione.
Mario Draghi invita proprio in questo momento le amministrazioni europee a
concentrarsi sulle politiche sviluppo.

Quando sarà approvato in Consiglio la variazione di bilancio
2014, partirà la redazione di bilancio del prossimo triennio. Rispetto l’assestamento,
l’elemento che attrarrà la discussione più di altri è l’impegno del transitorio
fiscale. Serve per dare da subito all’amministrazione la possibilità di mettere
in moto il nuovo modello di accertamento, tutti hanno ritenuto che il vecchio
non fosse efficiente. Proprio per poter partire con il nuovo modello, riteniamo
che il vecchio sia da superare. In questo senso va la proposta dell’articolo16,
in modo che nel periodo 2011-2013 si possa consentire a chi non ha un contenzioso
in corso di poter regolare la posizione in modo definitivo con il pagamento
entro una data fissata. Non è un regalo. I valori e gli scaglioni sono definiti
in modo tale da disegnare un punto di equilibrio”.

Andrea Zafferani, C10: “I gruppi consiliari di minoranza nel maggio scorso
avevano presentato una mozione per chiedere un dibattito sulle politiche sullo
sviluppo nel nostro Paese. Trattandosi in questa seduta temi economici, abbiamo
ritenuto di inserire anche questa mozione. Ci auguriamo che il segretario per
l’Industria si adegui ai disposti di questa mozione, anche rispetto a un
riferimento sugli effetti pratici delle legge approvate. Vorremmo la
quantificazione degli effetti portati dalle leggi, i numeri devono essere
conosciuti. Spero che accorpare commi non sia un modo per ignorare le
richieste”.

Stefano Canti, Pdcs: “L’assestamento generale del bilancio rappresenta un momento importante
della gestione finanziaria dello Stato perché consente di realizzare le ultime
verifiche di bilancio e, nel caso di necessità, di porre in essere le dovute
manovre correttive sull’andamento finanziario della gestione. I dati rilevati
ad oggi con l’assestamento di Bilancio presentato sono dati a cui va attribuito
anche un certo ottimismo. L’uscita dalla Black-list Italiana sta ridando
fiducia al sistema San Marino ed anche le recenti norme approvate riguardanti
lo sviluppo del sistema economico stanno ricollocando il sistema di San Marino
tra quelli più competitivi. Possiamo dire che i segnali sono positivi perché il
disavanzo alla chiusura del Rendiconto Generale dello Stato per l’esercizio
finanziario 2013 sarà di circa 17,5 milioni di €. anziché di 24,3 milioni di €.
come indicato nel programma economico e di circa la metà se lo si paragona ai
33,5 milioni di €. stimati in sede di approvazione di Bilancio 2013. Anche
l’andamento dell’imposta sulle importazioni presenta dei segnali di
stabilizzazione dopo anni di andamento negativo. In definitiva, i dati rilevati
nell’assestamento di Bilancio rappresentano un trend in lieve miglioramento
rispetto al recente passato, a dimostrazione che il Governo sta lavorando nella
giusta direzione con l’adozione di provvedimenti finalizzati al contenimento
della spesa pubblica pur mantenendo inalterati i servizi che lo Stato offre ai
propri cittadini. Quello che emerge dall’esame dei dati forniti dalla
Segreteria di Stato per gli Affari Interni è il fatto che rispetto ai costo del
personale dal 2009 ad oggi, gli unici ad avere aumentato i costi sono
l’Istituto per la Sicurezza Sociale e l’Università. La vera sfida del futuro è
su come intervenire per consolidare il percorso di riduzione della spesa
corrente relativa al personale della Pubblica Amministrazione e del Settore
Pubblico Allargato. Sul fronte economia registriamo un trend positivo perché a
fronte di 189 aziende chiuse nel recente passato, nell’anno 2014 è stata
riscontrata l’apertura di 195 nuove aziende. Per ulteriormente implementare e
promuovere l’immagine del nostro Paese occorre proseguire nel percorso
intrapreso, un percorso diverso rispetto al passato e questo è stato detto a
più riprese all’interno di quest’aula. 
Il Transitorio Fiscale. E’ un atto straordinario legato alla transizione
del vecchio sistema fiscale, con il solo scopo, quindi, di agevolare i
contribuenti che vogliono risolvere pendenze in materia tributaria attive con
il vecchio sistema per chiudere definitivamente con un sistema prima dell’entrata
in vigore della nuova normativa in materia tributaria. Infine sul Programma
Economico ritengo importante investire sulle infrastrutture legate ad uno
sviluppo del settore turistico e commerciale come il benessere,
l’intrattenimento e l’università. In 10 anni non abbiamo fatto nulla e ci siamo
fatti superare anche dal Comune più piccolo del circondario. Puntiamo ad
individuare alcune infrastrutture come quelle elencate nel programma Economico
come il Polo Museale e la riqualificazione dell’area Piazzale Cava degli Umbri
e Piazzale Cava Antica”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Dalla lettura dei dati si evidenzia una stabilizzazione del quadro
economico. Ad esempio il gettito della monofase per la prima volta, dopo
diversi anni, si è stabilizzato. L’uscita dalla black list ha permesso la
ripresa di un interscambio più sereno con il circondario. La riforma tributaria
è stato un altro passaggio difficile. Stiamo concludendo un percorso, una prima
parte del viaggio di questa legislatura. Il transitorio fiscale è completamento
della riforma tributaria. Se vogliamo passare da un sistema ad un altro
dobbiamo investire le energie nel futuro e non guardare più indietro. Non è
invenzione della Repubblica di San Marino quando si passa da un modello
tributario ad un altro ma è la regola. Andiamo avanti sul transitorio ma senza
generare sacche di iniquità fiscale. Sul programma economico presentato dalle
varie Segreterie di Stato oltre ad apprezzarlo mi permetto di esprimere uno
stimolo per il Governo: la sfida del futuro è quella di saper interpretare, per
le missioni assegnate ad ogni singola Segreteria, un ruolo più corale. Portare
avanti progetti coinvolgendo determinate aree di competenze che appartengono a
diverse Segreterie. Ogni progetto di sviluppo che ha come scopo quello di
stimolare l’economia deve essere un progetto capace di fare leva”.

Segretario di Stato al Territorio Antonella Mularoni: “Tra le deleghe considerate strategiche ci sono le
Telecomunicazioni e la Cooperazione economica internazionale. Le somme indicate
per le consulenze per la parte Telecomunicazioni e i 20 mila euro per la
Cooperazione economica internazionale sono state individuate facendo economia
su altri capitoli di spesa destinati alla Segreteria al Territorio. Stiamo
lavorando di intesa con l’azienda di servizi per partire con il progetto della
rete in fibra ottica. In riferimento al programma economico sono state indicate
le priorità in maniera sintetica senza fare discorso di dettaglio. Le risorse a
disposizione della mia Segreteria sono enormemente inferiori rispetto a quelle
di qualche anno fa. Per il 2014 abbiamo 4 milioni di euro per tutti gli
interventi sul territorio comprese le frane per cui, ad oggi, abbiamo già speso
7/800 mila euro. Necessaria sempre di più la sinergia con i privati. Priorità è
riqualificazione del centro storico di San Marino città, attraverso la
realizzazione del polo museale. Lavoro al museo numismatico e filatelico che è
in corso. C’è poi la parte della galleria d’Arte moderna che vede i lavori già
a buon punto. Prevediamo entro l’anno prossimo di concluderli. E inoltre c’è
anche il progetto di realizzazione della galleria Montale e gli interventi di
riqualificazione nel centro storico di Borgo Maggiore. Stiamo valutando, in
sinergia con i privati, la realizzazione di un parcheggio multipiano accanto
alla funivia per rivitalizzare il centro storico di Borgo Maggiore che ha perso
buona parte degli esercizi commerciali. Voglio chiudere al più presto il
passaggio a raso che porta a Torraccia. Entro settembre è previsto un incontro
con rappresentanti italiani (Anas, Regione, Provincia e Comune) per la messa in
sicurezza della Statale”.

William Giardi, Upr: “Mi chiedo se i consiglieri di maggioranza stiano facendo la loro
parte di esponenti di maggioranza oppure se vivono in un altro Paese. La
sensazione che si ha parlando con la gente è tutt’altra che ottimistica. I
problemi economici che sta passando il nostro Paese sono ancora estremamente
attuali. I dati si stanno stabilizzando ma è chiaro: quando si arriva a toccare
il fondo si stabilizzano per forza. Ci preoccupa l’assenza di progetti di
prospettiva che dovrebbero avere caratteristiche di concretezza. Leggiamo di
idee ma la nostra domanda è: quali sono i tempi? Quali sono i costi? A questi
intenti devono seguire dati concreti. Non intravediamo il rilancio del settore
finanziario. Resta un interrogativo: se nel 2015 Cassa di Risparmio debba
essere ricapitalizzata oppure no? Il condono non deve rappresentare un regalo.
Concludo dicendo che non capisco l’inserimento in questa legge per la
variazione di bilancio dell’articolo 21-22-23”.

Nicola Renzi, Ap:” Ci sono dei segnali positivi che dobbiamo cogliere. Segnali che
rappresentano come si siano fatti passi in avanti, penso agli interventi che
vanno verso una riduzione costante del disavanzo. Ovviamente non basta ma la
direzione è quella giusta. C’è la questione della riforma fiscale che deve
andare completamente a regime. Nella revisione della spesa avevamo indicato
altri punti come ad esempio l’Iss per il quale, a mio avviso, dovremo arrivare
alla definizione di un fabbisogno. Osservazioni su cui dobbiamo confrontarci
per capire se le vogliamo realizzare o meno. Sugli investimenti: tutte le volte
che si presenta un investimento, la domanda che sorge spontanea è “chi c’è
dietro?”. Io credo che faremmo un grande servizio a questo paese se riuscissimo
a stabilire tra maggioranza e opposizione un quadro certo di riferimento
all’interno del quale gli imprenditori che vogliono venire a San Marino debbano
essere valutati. Voglio dire una cosa sul transitorio fiscale. Gli emendamenti
del Governo sono apprezzabili e migliorano il testo. Vorremo però non lavorare
sempre con l’acqua alla gola ma vorremmo riuscire a lavorare con una
progettualità maggiore. Avrei preferito che prima di arrivare al transitorio,
discutibile da un punto di vista ideologico ma assolutamente lecito pensarlo in
un momento di transizione da un sistema di controlli e accertamenti ad un
altro, fossero state intensificate, seppure con le modalità di accertamento
vigenti, gli accertamenti con effetti deterrenti. Per lanciare un segnale.”

Ivan Foschi, Su:
“Il programma economico è propedeutico alla discussione che faremo a dicembre.
Se si vuole dare attuazione a quello che è indicato nel programma economico mi
auguro che le Segreterie siano a buon punto. Altrimenti resterà tutto lettera
morta. Facciamo un attimo un passo indietro. I dati non sono confortanti. E’in
atto da anni una politica di recessione a cui la politica non riesce a dare
risposte. Dobbiamo puntare ad attirare molti investimenti sul territorio e non
grossi investimenti. Avendo una platea molto ampia possiamo diversificare
l’offerta ed anche il rischio. Tra i 16 e i 39 anni vediamo un crollo
dell’occupazione che va dal 36 al 50% rispetto al 2006. Non si vede ancora
l’uscita dal tunnel nonostante da mesi siamo fuori dalla black list. Non
vediamo prospettive. Non è stata offerta una via d’uscita dalla crisi. Siamo
molto preoccupati e questa prima parte della legislatura non ha segnato un
successo. Regime transitorio nasconde condono fiscale a cui noi siamo
fortemente contrari. Ci lasciano perplessi due cose. 1) l’importo richiesto a
chi aderisce al condono: con 250 euro si mette tutto a posto. Non va bene, non
è logico. 2) ancora meno logico sono i due articoli rivolti a chi è già sotto
accertamento. Fuori da ogni logica proporre sanatoria a chi è già soggetto alle
verifiche. Confermiamo nostra ferma contrarietà a questa misura: schiaffo a
cittadini onesti”.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs: “Interventi come il contenimento della spesa pubblica
stanno dando i loro frutti, così come la maggiori entrate credo siano dei
segnali positivi, che scaturiscono anche dal riposizionamento sammarinese,
grazie all’uscita dalla black list italiana e all’adeguamento a normative
internazionali. Il nodo cruciale è il transitorio fiscale, quanto mai
necessario gestire il passaggio dal vecchio al nuovo regime. Non si può parlare
di regali, sono posizioni che ancora non hanno manifestato un contenzioso, oggi
è importante investire sul futuro. Altro nodo è la liquidità, come finanziarie
le opere strutturali e come reperire risorse economiche per finanziarle. Si
tratta di progetti infrastrutturali ambiziosi ma importanti,  penso al polo museale e alle Tlc. Occorre
continuare con la politica del rigore nella spesa pubblica, ma al contempo si
può pensare a far ripartire economia interna in cui le infrastrutture
giocheranno un ruolo essenziale”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Sembra di essere in un’altra Aula rispetto a un’ora
e mezzo fa. Torniamo al ‘va tutto bene’, ma non è così. Lo sviluppo rimane
sulla carta. I numeri della Pa sono drammatici. Parliamo di Smac, quello che si
introduce per decreto non è un semplice cambiamento in corsa. Il fatto di
volere dare nuovi posti di lavoro, prevede che ogni esercizio deve assumere un
nuovo dipendente per effettuare le registrazioni della Smac. Forse nel piano di
sviluppo è previsto questo.  Il Luxury
department store: ci è stato detto che non si può fare demagogia sui posti di
lavoro. Ma si parla di 250 posti di lavoro che andranno a regime e quasi il 90%
di quelle persone andranno con l’attuale legge del segretario Belluzzi dove c’è
il precariato e una  persona farà fatica
a guadagnare mille euro al mese. Le attuali norme lavorative sono quelle che avete
proposto per tamponare l’emergenza. La Luxury ha regimi agevolati su imposte, e
la chicca, il fondo perduto, verrà acceso un apposito capitolo di spesa
nell’esercizio finanziario a breve. Dobbiamo far passare un investimento del
genere dove lo Stato si indebita e si danno agevolazioni a pioggia nel bilancio
e non sappiamo chi sarà che ne trarrà beneficio. In maniera illegittima andate
a falsificare l’emergenza sul lavoro, attraverso le attuali normative, quello
che è stato detto poche ore fa è acqua passata e infine, ci dite che non c’è
condono fiscale, ma un adeguamento di regime che è cambiato”.

San Marino, 12 Settembre /02

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