In molti Paesi hanno già fatto passi concreti verso la riduzione introducendo la settimana di 4 giorni al 100% di stipendio. Nella nostra Repubblica ancora non se ne parla: ci vuole coraggio e fare scelte mirate.
Ieri si è festeggiata la festa dei lavoratori. Tante le iniziative sul territorio sammarinese da parte dei sindacati CSU al Parco Ausa. È normale che a San Marino come in tante altri Stati il mondo del lavoro sta cambiando e anche la Repubblica dovrà essere al passo con i tempi. Se il contratto industria è stato il primo contratto collettivo nazionale a essere rivisto in mejus per i lavoratori soprattutto nell’ambito economico con una rivisitazione delle tabelle retributive, dall’altro lato si poteva fare di più e bisogna fare di più sotto l’aspetto dell’orario di lavoro. (…) Proprio qualche giorno fa anche in Italia si è iniziato a toccare il tema. Si può “cominciare a ragionare su forme di riduzione dell’orario di lavoro” ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando intervenendo al congresso nazionale della Fim, la federazione dei metalmeccanici. (…) Dappertutto si è parlato di orario di lavoro ridotto ma a San Marino (come sempre) ne parleremo quando ormai ovunque sarà già attuato. Serve coraggio nella politica e serve coraggio da parte delle categorie economiche sociali. I rinnovi dei vari CCNL possono essere un trampolino di lancio. (…)
Articolo tratto da La Serenissima